INFO
Informazioni generali
Via Vistarini, 13 – 26900 Lodi (LO)
Orari: sabato dalle ore 9.30 alle 12
Prezzi: ingresso gratuito
Per visite guidate contattare: Presidente Bers. Carmine di Biase cell. 392 4491474 – Bers. Vincenzo Iannone cell. 338 76 72 837
Cenni storici
In Lodi, fino ad un passato non tanto remoto, avevano sede numerosi militari, che, nell’ora della libera uscita, affollavano le vie cittadine. Più sicurezza pubblica? Forse sì, forse no… ma tutto quell’andirivieni di giovani in uniforme rendeva più vivace il vivere quotidiano, dando la sensazione che la figura della Patria prendesse via via una fisionomia reale. Diversi reggimenti avevano deposito, comando e presidio nel Palazzo S. Cristoforo, in via Tito Fanfulla, ora restaurato e sede della Provincia di Lodi. La Sezione dell’Associazione Nazionale di Lodi, dedicata al Generale Saverio Griffini, fu costituita nel 1959 e fu vitale a lungo in città, organizzando manifestazioni varie, finché nel 1981 cessò la propria attività, chiudendo i battenti della sede, situata in via Paolo Gorini. Tutta Lodi avvertì l’assenza dei “suoi” bersaglieri. Perché dunque non rifondare l’antica Sezione? Così nel 2009 Luigi Perletti, che fu bersagliere di leva l’annata 1965/66 nell’8° Reggimento a Miano (NA) presso il Centro Addestramento Reclute, non ebbe più alcuna esitazione e, nel giro di pochi giorni, radunò alcuni bersaglieri in numero sufficiente alla fondazione. Quell’anno stesso la Sezione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri “Generale Saverio Griffini” di Lodi riprese vita in via Vistarini, 24. Fu, quella, una sede provvisoria, ma fu comunque un primo importante punto di incontro e di riferimento.
Di giorno in giorno, infatti, accorrevano “vecchie reclute” di bersaglieri e molti simpatizzanti, sollecitati dalla splendida iniziativa del Perletti. Molti si associarono, entusiasti e felici di contribuire, con la loro adesione, a dare risalto all’Associazione Nazionale e a diffondere, specie fra i giovani, la conoscenza di una figura tanto nobile come quella di Saverio Griffini. In breve la piccola sede prese l’aspetto di un museo che offre spunti interessanti per ricostruire momenti di vita, di gesta militari. Dal canto suo la Sezione iniziò subito quell’intensa attività che non conoscerà sosta, avvalorata da varie, significative iniziative. Il giorno 13 ottobre 2009 venne organizzata, in piazza Broletto, la prima festa del Bersagliere, con una solenne cerimonia e una mostra dei numerosi cimeli fino ad allora pervenuti in sede. Fu una giornata memorabile che vide la presenza di autorità religiose e civili, Comunali e Provinciali, oltre a rappresentanti d’Arma e di varie Sezioni di Bersaglieri, giunte da ogni dove, col proprio labaro. Il pubblico accorse assai numeroso per stringersi affettuosamente intorno ai “suoi” bersaglieri, richiamato anche dal suono della banda Città di Lodi. I giovani soprattutto, i quali non videro mai una simile adunata, furono affascinati da quelle piume al vento, e quel felice giorno d’ottobre 2009, più che mai, la parola “Patria” e la frase “Viva l’Italia”, pronunciate dai relatori, si diffusero nell’aria, entrando nel cuore di tutti. Dal 2010 la Sezione è stata trasferita dal Comune di Lodi in una Sede più ampia, situata in via Vistarini, 13. Oggi trabocca di cimeli che soci, simpatizzanti, parenti di bersaglieri caduti offrono alla Sezione, aperta ogni giorno, su prenotazione, anche a chi volesse soltanto visitarne il Museo.
Criteri espositivi – Itinerario di visita
All’ingresso del museo si ha la sensazione di ricevere il benvenuto da due manichini: uno indossa l’uniforme, risalente al 1870, di un tenente colonnello. L’altro, quella attuale, mimetizzata, riservata a un semplice bersagliere. Proprio di fronte si incontra un busto di bersagliere scolpito nel tronco di un albero dell’ex Caserma del 3° Reggimento di Milano, dall’artista G. Folcia. Di notevole importanza storica è il Quadro Ricordo d’epoca, in cui sono riunite le fotografie dei bersaglieri lodigiani classe 1899. Lo sguardo è attratto da una vetrinetta che custodisce preziosi cimeli, come vari tipi di bombe, occhiali di un cieco di guerra e una gavetta, rinvenuta lungo le rive dell’Adda, decorata da rudimentali, ma chiare, incisioni eseguite dal suo “proprietario”, attraverso le quali si è delineata la sua storia identificandola con l’immagine di un bersagliere. Molti sono pure gli “arredi” di campo come porta munizioni, scrivania portatile, cassette con munizioni e paracadute, risalenti all’ultimo conflitto mondiale, una pietra litografica che rappresenta, incisa al negativo, la Presa di Porta Pia. Prezioso è il “vecchio” labaro dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, con la medaglia assegnata al Generale Saverio Griffini. Inoltre vi sono foto, lettere varie e quella censurata del bersagliere Crotti Giovanni, nato il 26 Gennaio 1915 e caduto sul fronte russo (Jagquje) il 27 Agosto 1944. Le pareti, che il giovane artista lodigiano William Draghetti ha decorato con murales dai soggetti appropriati, avvolgono l’insieme in un’atmosfera davvero “bersaglieresca”, mentre l’arredo, sobrio ma curato, lo rende accogliente. Cimeli che affascinano, nessuna retorica, ma tanta cordialità accolgono in questo luogo dedicato a perpetuare la memoria di tutti i bersaglieri.