INFO
Informazioni generali
Vicolo della Salute – Massalengo (LO)
Tel. 3394715827
Orari: tutte le domeniche, dalle ore 15 alle 18; giorni feriali su appuntamento
Prezzi: ingresso gratuito
Visite guidate: gratuite, su prenotazione
Cenni storici
Il Museo “Vecchi Attrezzi dell’Artigiano e Reperti Paleontologici” è nato nel 2004 grazie alla volontà e all’impegno di una decina di appassionati. Inizialmente ospitato all’interno della vecchia scuola di Motta Vigana, oggi dimessa, è attualmente collocato all’interno degli spazi dell’ex scuola Primaria, gentilmente concessi dal Comune. Il Museo ospita un’intera sezione dedicata a fossili provenienti da tutto il mondo. Tale collezione nasce 40 anni fa per la passione di Umberto Consolandi. Appassionato frequentatore delle montagne del Trentino, studia e fotografa i fossili che vede su queste montagne. Nel 1981 diventa socio benemerito della Federation Europeenne Societes Paleontologiques et Mineralogiques; comincia così a scambiare fossili con collezionisti di tutto il mondo, frequentando le varie mostre mercato. Nel 2004 la collezione viene esposta a Bondo (Trento) ed è visitata da migliaia di persone; l’anno successivo si arricchisce ulteriormente con la donazione di una raccolta da parte dei Missionari Comboniani.
Criteri espositivi – Itinerario di visita
All’ingresso del museo accolgono i visitatori una taglierina degli anni ’50, un vecchio aratro trainato da buoi ed una carriola completamente in legno. Lungo il percorso è possibile scoprire diversi attrezzi che rappresentano circa 40 mestieri storici. Un armadio contiene vecchie radio e giradischi; a seguire, vecchie lampade, interruttori e tester identificano l’elettricista, mentre vecchie filiere, giratubi e pompe per far risalire l’acqua. introducono l’idraulico.
Di fronte due ulteriori storici macchinari: una vecchia filatrice per formare diverse tipologie di filo di ferro ed uno strumento completamente in legno per filare la lana. Entrando nell’aula si trova il pittore con varie tavolozze e il suo treppiedi, gli impiegati con i primi modelli di macchine da scrivere a bacchette ed i calcolatori. Proseguendo si incontra l’angolo del fotografo con la prima macchina fotografica, le vaschette, i liquidi per lo sviluppo al buio ed i primi registratori a pellicola. Successivamente è il turno del fabbro, con varie pinze, tenaglie, oggetti per la zoccolatura di cavalli e buoi e il tipico tavolino a brace per scaldare il ferro. Poco distante si può ammirare una postazione completa dedicata al maestro orafo e alla tecnica dell’incisione su rame. L’angolo del calzolaio mostra varie forme di calzascarpe in ferro, utilizzate per la creazione e riparazione di calzature, mentre quello del falegname, vecchie seghe, martelli, e incudini. A seguire, la sgranapannocchie a seduta, forche, gabbie, badili illustrano il lavoro del contadino fino ad arrivare al mungitore con il suo scagno e al casaro con le fasce e i paioli per la realizzazione delle forme di formaggio. Ma non finisce qui. Seguono il macellaio con vecchie insaccatrici, coltelli e tritacarne, il ciclista con la prima ruota in legno e tutta la sua attrezzatura, il muratore con un rullo a carica per le greche, il molatore con la prima mola a mano, il saldatore con una vecchia saldatrice ad elettrodi, il parrucchiere con il primo formaboccoli alimentato a corrente e i primi tagliacapelli manuali, la sarta con diverse macchine da cucire a pedale ed aghi per filare, fino ad arrivare alla sezione sull’imbottigliatura.
La sezione dedicata ai fossili si apre con una meteorite metallica che ha l’età della Terra, 4 miliardi e mezzo di anni. Particolarmente interessanti le alghe stromatoliti provenienti dalla Mauritania, che hanno 1500 milioni di anni. Bella la varietà di trilobiti e crinoidi. Eccezionali l’Eurypterus proveniente da Nuova York e le rarissime meduse dall’llIinois. Fra gli altri pezzi si segnalano impronte di sauri, un cranio di Ichtiosaurus dall’Inghilterra, conchiglie nautiloidi, granchi, ricci di mare, una libellula, diversi vegetali, un vasto assortimento di pesci, un cranio di cervo gigante, alcune zanne di mammut e denti di elefante.